Ho appena finito di leggere , veramente estasiato, la originale autobiografia di Vittorio Cannata.
Un racconto della sua vita e della Milazzo degli albori , quando Vaccarella, dono incantevole della natura, e suo luogo natio, aveva solo una strada interrata dove i ragazzini come lui giocavano con una palla di pezza ed erano felici.
Un racconto testimonianza di una vita vissuta appieno , con determinazione, caparbietà e positività, come una litturina , come lui stesso veniva chiamato affettuosamente dagli amici.
Un uomo che ha conosciuto personaggi poi divenuti famosi come Pietro Calogero , illustri clinici, scienziati, campioni dello sport, come lui che dello sport ha saputo cogliere i valori più alti.
È un libro che consiglio di leggere a tutti, pieno di messaggi filosofici profondi e di inviti alla speranza , sempre.
E se come lui dice :
La vita è come un viaggio in treno con le sue fermate, i suoi binari, i suoi incidenti, e il grande mistero è che non sappiamo in quale stazione scenderemo bhe allora io credo che al professor Vittorio Cannata debba essere riconosciuto in eterno, da Milazzo , un impegno davvero maestoso e unico verso un modello di Società amica , positiva e rispettosa della persona , valori imprescindibili per chi intenda essere " uomo" e non semplicemente maschera del proprio vissuto.
Sebastiano Arcoraci
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