Attenti alle cartelle esattoriali!
- sebastianoarcoraci
- Apr 4
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Di recente, su indicazione del Ministero delle Finanze, arrivano ai contribuenti delle cartelle esattoriali, riferite a tributi, non riscossi, entro il 31 Dicembre del quinto anno successivo a quello di accertamento.
Ebbene, tale disposizione di Legge ( Dlgs 29-7-2024), consente all'Ente creditore di stralciare le cartelle non riscosse, o, finora sospese.
Succede dunque, che, per tale tipo di cartelle, onde evitare tale situazione di mancata riscossione, per intervenuta prescrizione, l'Ente Creditore, ha facoltà di riaffidare la riscossione all'Agenzia delle Entrate per 2 anni.
Peccato che, in tale frangente, alcuni cittadini, segnalano che hanno ricevuto, in questi giorni, delle cartelle, per le quali il pagamento stava avvenendo, seppure con rateizzazione ( rottamazione- Ter- Quater).
Accade che questi cittadini, dimenticando di aver proceduto in tal senso, credano che queste cartelle, siano per pagamenti dovuti, diversi da quelli per i quali stanno pagando a rate, e, per errore, si attivino per pagare.
Accade a tutti noi infatti, visti i numerosissimi tributi, Regionali, Comunali, Statali, e bollette varie, di fare confusione, specie a coloro, che non sono avvezzi, a un regolare e ordinato processo di archiviazione e conservazione, delle ricevute di pagamento, di fare confusione, e, senza aver fatto un doveroso controllo, per individuare a quale tributo sia dovuto quella cartella di pagamento, per errore, per fretta, o per mille altri motivi, si decida a pagare.
Peccato che, come è successo a questi cittadini, una volta recatisi in posta o in banca o dal tabaccaio, scoprano che non è possibile procedere al pagamento.
Come mai ?
Il motivo è presto spiegato :
per quella cartella era già in corso il relativo pagamento a rate, mediante l'utilizzo della procedura di rottamazione.
Cosicché, il contribuente, che nel frattempo, ha perso qualche giorno dietro quella incombenza, frastornato, deluso e incazzato, torna a casa con la sensazione, divenuta nel suo caso una certezza, che il fisco non è divenuto amico, nonostante i mille proclami di qualcuno, ma, continua ad essere nemico del contribuente.
La preoccupazione dunque, è, che a fronte di tale perseverante atteggiamento burocratico, ostativo e negligente del Fisco, tali episodi si ripetano, nella malsana convinzione del nostro Sistema Fiscale, di considerare il contribuente Italiano, infedele, poco collaborativo e anti Stato.
Gli episodi descritti si son conclusi, per fortuna, positivamente, poiché il sistema, al momento del pagamento, lo ha rifiutato in automatico, senza fornire però alcuna spiegazione in merito al perché del rifiuto.
Per scoprirlo, il contribuente, ha dovuto subire ansie e arrabbiature, e, richiedere l'ausilio del proprio Caf, che gli ha rivelato finalmente il motivo : la cartella in oggetto era già stata regolarizzata.
Nel frattempo però al contribuente tale situazione aveva portando via del tempo prezioso, sia ai suoi altri impegni, sia allo stesso Caf per la relativa ricerca effettuata..
Che dire?
Come UGCons, dichiara Sebastiano Arcoraci, responsabile dello sportello Consumatori, suggeriamo quindi di prestare la massima attenzione alle cartelle che vi stanno arrivando, e, soprattutto di acquisite l'abitudine di conservare ogni ricevuta di pagamento.
Al Fisco invece va un sonoro vaffa!
#sebastianoarcoraci#fiscopocoamico#
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