Avevo appena finito di pubblicare il mio pensiero sul caso del Ministro della Cultura Sangiuliano, e della sua ex futura Consigliera, Maria Rosaria Boccia, che, tempestivamente, è stato messo in scena, "il sequel" di quello, che, a un regista come Salvatore Samperi ( del famoso Malizia), avrebbe ispirato senz'altro un bel film di un genere, che, in Italia, anni fa, ebbe tanto successo.
Merito di questi sviluppi, va indubbiamente attribuito, al Direttore del TG 1, Gian Marco Chiocci, che ha realizzato un vero e proprio scoop giornalistico, intervistando proprio il Ministro, che, si è, con lui, e con gli Italiani, confessato.
Finalmente si è fatta chiarezza sulla vicenda, quel che tutti gli Italiani, ed io stesso, nel mio primo commento, avevo sollecitato.
Così si è appreso che il Ministro, non ha stracciato la nomina già predisposta della dottoressa Maria Rosaria Boccia, per un conflitto di interessi che quest'ultima, avrebbe potuto avere con la attività al Ministero, in quanto imprenditrice di un settore, come la Moda e gli Eventi, che evidentemente "cura" anche il Ministero della Cultura, ma, per un conflitto di interessi che egli stesso avrebbe potuto avere come Ministro, in quanto aveva in essere una "relazione affettiva", proprio con colei che sarebbe dovuta diventare sua "Consigliera di fiducia".
Conflitto che in qualche modo, proprio per l'"affetto" verso la Boccia, avrebbe potuto "influenzare", le decisioni del Ministro, o agevolare la stessa Consigliera nella conoscenza delle attività del Ministero, anche le più delicate e riservate.
Ora, se così stanno veramente le cose, come ormai sembra acclarato, il problema delle dimissioni del Ministro da questo importante Ministero, si pone davvero ?
E' giusto cioè che un Ministro della Repubblica, che si è trovato in questa particolare e delicata situazione, si debba dimettere?
Io credo di sì, e, d'altronde, lui stesso lo ha pensato, visto che l'altro ieri, le aveva offerte al Premier Meloni, durante un incontro fra i due.
Ma quali sono i motivi per cui si deve dimettere?
Non certo per un giudizio moralistico sulla vicenda, che, semmai, avrà come "Giudice", la moglie del Ministro, ed eventualmente un Giudice che si occupa "civilmente" delle separazioni coniugali.
Si dovrebbe invece dimettere, pur non avendo compiuto alcun reato, avendo attuato una condotta di "desistenza volontaria", o "pentimento operoso", quindi esente da pena, prima di portare a termine l'attività finale immaginata originariamente
( Provvedimento formale di nomina, protocollato e consegnato al destinatario), per tre motivi.
Più precisamente, si dovrebbe dimettere perché :
rischia di compromettere i lavori dei Ministri della Cultura dei Paesi del G7 che si terrà in Italia dal 19 al 21 Settembre ( immaginate i risolini degli altri Ministri Stranieri);
rischia di diminuire, per il futuro, l'immagine del Ministero stesso, e la fiducia che il Premier riponeva nel lavoro e nella sua attività di Ministro;
una sua deminutio capitis nei confronti degli altri colleghi membri del Consiglio dei Ministri, e dell'intera compagine di Governo.
Ecco perché caro Ministro, lei, facendo un passo indietro autonomamente,
potrebbe uscire da questa spiacevole situazione, con stile ed eleganza, sollevando dal generale imbarazzo, che sta provocando, con la sua colpevole leggerezza usata, o, "tentata", nella guida del suo pur autorevole Ministero.
Ci eviterebbe oltretutto altri piccanti retroscena, e pruriginosi racconti, di altre protagoniste di questa vicenda, e/o, di loro amici e amiche, per una loro effimera notorietà, o, "per qualche dollaro in più", che, anche oggi, sono ospitatati su alcuni quotidiani, affamati di gossip, e, non certo amici di questo Governo, che pur sempre, legittimamente rappresenta, per volontà degli elettori, il nostro Paese nel Mondo.
Alla prossima puntata, ma spero di no!
5 Settembre 2024
#sebastianoarcoraci#vicendaSangiuliano#dimissioniministro
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